Si parla spesso di giovani che non riescono, ma c’è anche altro…

Si parla spesso di giovani che non riescono, ma c’è anche altro…
Perché si fa tanto parlare di risorse umane esempio di buona prassi aziendale, business partner aziendali e attenti alle persone, poi, a conti fatti cosa succede?
Si tratta di considerare come, quelle che sono all’inizio buone intenzioni per migliorare l’ambiente lavorativo, si possono facilmente trasformare in un sovraccarico cognitivo a lungo termine. Spesso, nelle aziende, ogni individuo, vuoi per la certezza che porta miglioramenti, vuoi per l’apparire ai superiori o semplicemente per mostrare una capacità extra, promuove nuove regole e procedure […]
Ogni giorno le aziende cercano di risolvere ed affrontare le sfide quotidiane e lo fanno con le loro risorse di sapere, ma questo bagaglio non sempre è conosciuto o si riesce a descriverlo e renderlo concreto…
Oggi iniziamo con una storia di lavoratori…
21Il processo è già iniziato, in alcuni Paesi è ben avviato, in altri si sta iniziando. La domanda è sicuramente complessa: sopravvivrà il recruiter alle nuove tecnologie e all’intelligenza artificiale?
Più volte ho scritto di come marketing e HR debbano collaborare proficuamente nelle strategie di employer branding per attirare talenti, ma non sempre è così…
Anche io mi prendo una pausa e auguro, in questa calda estate, buone vacanze a tutti, ci rivediamo a settembre con alcune novità sulle sezioni del blog !
Più che un’articolo, oggi una breve riflessione su come sta cambiando il panorama del recruiting che nasce dalla foto scattata in un centro commerciale, per la precisione, questa…
Una volta c’era il curriculum stampato, archivi su archivi negli uffici HR di candidati e documenti; faldoni su faldoni, risme di carta ovunque e una difficoltà sempre più elevata di trovare ciò che serve. Oggi anche le risorse umane parlano di automazione, sull’uso di strumenti informatici…
Di cosa parliamo oggi? Spostare tavoli delle aule di formazione e arredamento? Ovviamente no, riprendiamo un concetto espresso in questo articolo sulla formazione per cercare metodi migliori di trasmissione del sapere….
Molte sono le idee messe in campo dalle aziende per cercare di gestire al meglio i talenti e coinvolgerli in modo da trattenerli, ma come vengono viste queste iniziative?
Mondo che cambia, HR che cambia. La funzione delle risorse umane, deve adeguarsi col cambiare dei tempi e deve farlo velocemente, se vuole trattenere le risorse migliori….ma come?
Modelli aziendali che cambiano, come scritto la settimana scorsa, richiedono anche nuovi modelli di ricerca e selezione del personale ed il cambiamento può essere grande….
Sovente troviamo uffici HR incentrati esclusivamente sulla burocrazia, quasi scollegati dal core business dell’organizzazione quando invece il punto di partenza dovrebbe proprio essere la persona…
Con l’espandersi del web e la nascita dei social, diventa importante avere delle strategie attrattive anche in questa vetrina? E come?
Da quando la funzione delle risorse umane è mutata, passando dalla sola amministrazione alla più complessa gestione un fattore di difficile controllo è stato sull’efficacia di processi non misurabili con obiettivi e target spesso commerciali…per capire se lavoriamo bene, si può trovare una soluzione?
Ma come, dobbiamo occuparci anche dello stress dei collaboratori? Si, la funzione risorse umane è chiamata ad avere anche un occhio di attenzione a questo fattore…
Tutti siamo alla ricerca dell’azienda perfetta, quella che spesso appare nelle campagne di employer branding; poi abbiamo una realtà che non sempre rispecchia le nostre aspettative. Dobbiamo allora arrenderci o è meglio lavorare per migliorare il nostro contesto lavorativo?
Chi non conosce gli Umpa Lumpa? Ok, brevemente, nascono dalla mente di Roald Dahl, autore de “La fabbrica di cioccolato”, simpatici personaggi, tutti uguali tra loro, che lavorano nella fabbrica dopo il licenziamento di tutti gli operai. Immaginati come provenienti da un mondo lontano, sono instancabili lavoratori (a tratti apparentemente sfruttati) che mandano avanti la […]
Una delle funzioni più importanti nelle aziende è, oggi come oggi, quella dell’amministrazione finanza a controllo, tanto da prendere, in alcuni contesti, anche le funzioni di HR. Alla base evidentemente c’è una visione esclusivamente economica della gestione del personale, sarà giusta?….
Non è un segreto che la disoccupazione giovanile sia alta, gli ultimi dati ISTAT parlano del 40,1%, ma andiamo a guardare qualche altro dato prima di parlare di cosa mettere nella job description?
Nell’ultimo periodo si fa un gran parlare di industria 4.0, di rivoluzioni tecnologiche, di cloud aziendali, smartworking e aggiungete tutte quelle brutte parole digitali che conoscete, ma….siamo sicuri che le persone vivano bene il cambiamento?
Fino a qualche anno fa, quando le persone dovevano sollevare rimostranze sulla propria realtà aziendale lo facevano con colleghi, sindacati o forum in cui si “sfogavano” e sollevavano problemi sulle condizioni lavorative o sulle loro preoccupazioni….poi sono arrivati i social e hanno cambiato tutto.
Aprite un qualsiasi sito di lavoro, prendete l’annuncio e confrontatelo con quello delle altre migliaia di aziende che ricercano persone, cosa notate? Cosa salta subito all’occhio?
Molte aziende ed organizzazioni si sono accorte che coinvolgere i dipendenti è un vantaggio, ma si riesce sempre a farlo? Ecco 5 errori in cui mi sono imbattuto….
Ormai è da un pò che si parla e si adopera il metodo formativo chiamato gamification, possiamo tirare due somme?
Investire sui top performer è una strategia vincente o devo investire in ugual maniera su tutti? Alcune (discutibili) considerazioni che mi sono venute in mente…
Negli ultimi anni la competizione tra le aziende è cresciuta in un mercato allargato e senza confini e, uno dei fattori chiave su cui si stanno disputando questi scontri è il coinvolgimento dei collaboratori e dipendenti; come vincere questa sfida?
La figura del talent management prende piede nelle aziende che cercano di mettersi in pari o rinsaldare la propria capacità di attirare e trattenere i talenti. Coaching e mentoring sono due stili formativi, ma con quali differenze?
Ospitiamo oggi l’intervento della dott.ssa Paola Vatta, Medico Chirurgo, sullo stress, le conseguenze mediche che può generare e l’impatto sul lavoro…
Spesso la sigla RU viene vista come un generico Risorse Umane, sottintendendo amministrazione del personale, ma è tutto qui?
Oggi, è ancora sufficiente il manuale aziendale per i dipendenti che abbiamo? Quanti dei nostri collaboratori hanno veramente letto ed assimilato il nostro manuale? Forse è ora di metterci mano…
Negli ultimi 20 anni le neuroscienze hanno fatto numerosi progressi, anche se sono ancora lontane dallo svelare tutti i segreti del nostro cervello, possono e stanno iniziando a portare grandi contributi anche nel mondo delle risorse umane. Come?
Nel 1997 McKinsey coniò il termine di Guerra dei Talenti per identificare come le aziende iniziassero a sentire l’esigenza di competere nel mercato del lavoro per catturare i profili di qualità. Da allora si è andata sviluppando una complessa metodologia su come gestire le persone di talento all’interno delle organizzazioni.
Secondo una ricerca condotta da Deloitte, il 78% della linea manageriale delle aziende ritiene che sia importante muoversi per fidelizzare i propri dipendenti. Il problema però è che molti di questi sforzi falliscono, come mai?
Quando si tratta di inserire nuovi dipendenti in una organizzazione, una cosa importante è fare in modo che ognuno si senta motivato e positivo lavorativo, sicuro di aver fatto la scelta giusta a far parte del nuovo gruppo, ma come farlo?
La gestione dei talenti è un processo fondamentale delle risorse umane e comprende diverse fasi come un’attenta pianificazione, recruiting mirato, la crescita professionale delle risorse interne, la compensazione e la carriera. L’obiettivo principale di questo processo è sicuramente rivelare e/o acquisire dipendenti con grande talento e creare il vantaggio competitivo dell’organizzazione. La gestione dei talenti è una […]
Facciamo un altro passo avanti rispetto alla scorsa settimana e parliamo di Electronic Human Resource Management (e-HRM)…di cosa parliamo? Facile, dell’uso delle tecnologia nel campo delle risorse umane, giusto? Beh, non solo…
Secondo l’Istat, 22 milioni di italiani non hanno mai aperto una pagina internet o non hanno mai navigato e, in Italia, siamo 60 milioni circa. Grazie a questi numeri vinciamo il fanalino di coda europeo. Come incide questo lavorativamente?
C’è un gran fermento ultimamente nel welfare, un dibattito che si intensifica sul benessere all’interno dei posti di lavoro. Da un lato l’idea che sia solo un inutile aumento dei costi del personale, dall’altro l’idea che il benessere psico-fisico dei dipendenti aiuti l’azienda. In America si spendono circa 8 miliardi di dollari l’anno in programmi […]
Oggi voglio parlare di genitori e lavoro, ma non addentrandomi nella 151/2001, piuttosto delle qualità che acquisisce un genitore e del beneficio che può portare in azienda. Quando si parla di neo genitori nelle organizzazioni pensiamo a permessi, congedi, maternità, persona stanche e distratte senza vederne anche le nuove capacità che acquisiscono.
Come detto spesso nei miei articoli, l’uso di internet ha cambiato parecchio il modo di cercare opportunità di lavoro e di farsi conoscere alle aziende. Bisogna però che il nostro curriculum venga notato….
Nella fase di ricerca e selezione del personale, la scelta dei canali comunicativi è fondamentale per la buona riuscita dell’operazione in tempi rapidi e con risorse di talento. Le aziende oggi si basano molto sulle candidature online e l’uso di portali internet più o meno dedicati, ma non è l’unica strada è l’unica strada percorribile…
Internet è sempre più importante e cruciale per le aziende e, grazie ad un modo di comunicare profondamente bidirezionale, ha cambiato anche l’approccio nel recruiting. La rete fornisce la possibilità di replicare alla comunicazione dell’impresa in tempi quasi istantanei e di diventare noi stessi, promotori del messaggio. Grazie ad internet le organizzazioni riescono a conoscere […]
Ho avuto modo, nell’ultimo periodo di guardare quali figure sono ricercate in Italia nel mondo HR e, i miei sospetti hanno trovato conferma, in Italia si amministra il personale, ma non si gestisce…
In ogni realtà la motivazione dei collaboratori è una sfida continua, sopratutto in quelle che non enfatizzano il ruolo dei collaboratori e la loro soddisfazione come parte del core business. I responsabili sono spesso chiamati a tirare fuori il massimo dai loro colleghi, ma non vengono supportati adeguatamente e gli sforzi del team non riconosciuti. […]
Più che un articolo vero e proprio, oggi mi lancio in una riflessione: le aziende assomigliano sempre più a castelli di carte.
L’Employer Value Proposition (EVP) rappresenta tutto ciò che le persone vivono e ricevono nell’ambito del rapporto lavorativo come la soddisfazione intrinseca del lavoro, l’ambiente, la leadership, la relazione tra colleghi, la retribuzione, ecc.
Employer ed Employee Branding sono le due anime e le due attività principali su cui fondare le strategie delle risorse umane nell’ambito della guerra dei talenti per aumentare la competitività dell’organizzazione. Che differenze ci sono?
Uno strumento che si sta diffondendo anche grazie alle detassazioni della legge di stabilità è il welfare aziendale. L’idea alla base è di fornire benefit e prestazioni che superino la componente di mero valore monetario.
Anche io mi prendo una pausa e auguro, in questa calda estate, buone vacanze a tutti, ci rivediamo a settembre !
Una delle grandi sfide che le organizzazioni si trovano ad affrontare è trovare i migliori collaboratori possibili, che siano capaci di integrarsi nella cultura aziendale e farla crescere. Ma dove troviamo i talenti?
Avere un profilo social vuol dire comunicare; essere presenti nella rete come persone equivale ad avere una vetrina per un negozio. Facebook, Twitter, Instagram, Viadeo, LinkedIn, chi più ne ha più ne metta, ma essere nei social vuol dire essere visti da un pubblico quanto mai ampio, che non si limita ad amici e parenti, […]
Esiste qualche sistema per aiutarci a migliorare la nostra prestazione lavorativa ed evitare le urla del nostro capo? Forse…
Quando si pensa al brand di un’azienda, le risorse umane sono l’ultima cosa che vengono in mente. La prima cosa che si pensa è il marketing, una campagna pubblicitaria ed un logo accattivante che trasmetta desiderabilità, valore e qualità. Invece…
Vogliamo incoraggiare e ispirare la motivazione nei nostri collaboratori? Intanto, abbiamo bisogno di sapere cosa sia…
Nel corso degli ultimi decenni è aumentata la presenza sul lavoro di donne, persone anziane, minoranze etniche e nazionali, ecc.; gradualmente si sta delineando una diversa composizione della forza lavoro, fino ai più alti livelli manageriali. Vediamo insieme perchè è importante il Diversity management e come implementarlo grazie all’intervento di Anna Sigulin.
Secondo diverse statistiche ogni persona è responsabile di come viene trattata, almeno per il 75%. Sono le nostre azioni verbali e non verbali a limitare o allargare le opzioni di conversazione con gli altri. Come quando incontriamo qualcuno per strada e ci chiede “come stai?” siamo noi che scegliamo se fermarci per rispondere o camminare insieme a […]
Una delle cose che facciamo più spesso, senza pensarci e senza rendercene conto è comunicare. Senza addentrarci in un discorso verbale e non-verbale, molte volte apriamo bocca senza averla prima collegata al cervello lasciando che fiumi di parole escano impedendo a quelle del nostro interlocutore di entrare. Tralasciamo tutta la parte teorica che si trova ovunque, […]
Continuiamo oggi il discorso sulla valutazione con alcune pillole. In particolare mi soffermo su quelli che sono i più comuni errori di valutazione.
Quali sono le basi per un sistema di valutazione efficace e perché è così importante la relazione tra valutatore e valutato? A queste domande proviamo a rispondere in questo articolo…
Oggi, l’articolo, uscirà ospitato dal noto portale risorseumane-hr.it. Vi rimando direttamente all’articolo che tratta della felicità sul posto di lavoro. QUI
Quando si parla di HR e social media, la prima cosa che viene in mente è a trovare un lavoro, leggere annunci, candidarsi tramite gli arcinoti siti internet o gruppi, ma dietro, c’è anche altro…
Ecco la terza parte sul percorso di recruiting iniziato. Dopo aver parlato di come capire cosa serve all’organizzazione e come delineare la figura, cerchiamo di vedere dove cercarla.
Sempre più si parla di incentive ed obiettivi, target e standard qualitativi. Sono gli obiettivi ad essere remunerati, premi e benefit elargiti sulla base delle performance che rendono gli stipendi più affascinanti. Ma come nascono?
Oggi, superata la catena di produzione tayloristica, il lavoratore assume, come poche volte prima, un nuovo ruolo ed una nuova figura. La persona acquista una dimensione extra lavorativa e, l’organizzazione, si accorge di bisogni che non appartengono solo alla sfera economica, ma anche a quella emotiva e sociale. E’ un approccio che supera la semplice […]
Iniziamo la seconda parte del processo di recruiting. La prima volta abbiamo visto dove si inizia a programmare, nell’articolo “Recruiting: dove comincia il viaggio”. Oggi cerchiamo di entrare e definire la job description.
Non esiste blog sulle risorse umane senza un articolo sul Curriculum Vitae, ecco qui il mio. Internet ha cambiato profondamente la ricerca del lavoro e anche il Curriculum deve adeguarsi. Con una quantità di CV che arrivano via mail ogni giorno ai recruiter, non c’è più una prima lettura attenta, ma un colpo d’occhio che […]
Si è tanto discusso in questo periodo del tema licenziamenti e delle “tutele crescenti” che avrebbero trasformato il contratto a tempo indeterminato in qualcosa di poco stabile e inutile rispetto al passato. Per approfondire veramente l’argomento, serve un confronto diretto ed un dibattito; quello che volevo invece segnalare sono alcune cose che non mi tornano […]
State lavorando in una grande azienda e vi accorgete che c’è l’esigenza di innovare (secondo voi, ovvio), ma il capo restituisce un secco NO ogni volta che qualcuno interviene con qualche proposta. Come possiamo convincere ad innovare un conservatore?
La gestione delle risorse umane nella Pubblica Amministrazione ha evidenti differenze con quella che viene seguita nel settore privato. Spogliamoci dei classici stereotipi per cui nella PA si entra solo se si è raccomandati e non se ne esce più, togliamoci l’idea degli statali fannulloni, cerchiamo di guardare le cose in maniera più oggettiva e […]
Incontriamo oggi il dott. Riccardo Gianforme, Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, Formatore per la Sicurezza sul Lavoro. Cerchiamo di capire il ruolo degli RSPP e come si rapporta con l’HR manager.
Lo Smart Working è il “lavoro agile”, come descritto nella relazione introduttiva del nuovo disegno di legge che coinvolge i lavoratori autonomi. Lo smart working viene definito come modalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato allo scopo di incrementare la produttività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”. Cerchiamo […]
Inizia qui un percorso sul recruiting, diviso in passaggi per chiarire il lavoro del selezionatore e i processi che lo regolano e guidano. Molti pensano (e succede spesso in effetti) che il processo di selezione inizi con una telefonata o una mail dove vieni a sapere che una posizione è vacante e “per ieri” serve […]
Spero non ci siano brandine e dormitori, che respirino ancora l’aria di casa, ma chi vive con noi in azienda? Che tipi di collaboratori abbiamo? Per poter fare una squadra è importante saperlo.
Partiamo dal D.Lgs n. 81/2008:“la valutazione […] deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell’accordo Europeo dell’8 ottobre 2004 […]”, è quindi obbligo del datore di lavoro valutare […]
Solitamente, il processo di formazione aziendale avviene su due piani, on-job e/o in aula. Ma siamo sicuri che la formazione tradizionale svolta in aula sia così efficace? Che il vecchio schema del manager che individua un problema e chiama l’esperto per risolverlo con la formazione nel minor tempo possibile, funzioni come dovrebbe?
Si tratta di usare il 15% di tempo delle nostre risorse per lavorare su qualsiasi cosa vogliano i nostri collaboratori. Non si intende certo che ognuno possa fare quello che vuole nel suo 15%, non riguarda propriamente il tempo in senso stretto, ma la libertà lavorativa.
Se siamo tra le persone che ascoltano anche idee diverse dalle nostre e sappiamo confrontarci senza mettere sul piano personale le critiche (e dovremmo), ci sarà spesso capitato di avere lunghe riunioni dove ognuno pensa di avere ragione. Inoltre, siamo convinti che col ragionamento logico e i dati che lo supportano, riusciremo sempre a convincere […]
Passiamo la maggior parte del tempo a chiederci cosa, come manager, possiamo fare per migliorare il lavoro, tanto da non concentrarci su quello che facciamo e non dovremmo. Non siamo sicuramente dei pessimi leader, magari siamo anche considerati molto capaci, ma abbiamo sicuramente alcuni aspetti che creano attriti nei nostri collaboratori diminuendo il loro commitment. […]
Siamo nella società di internet, delle connessioni ultraveloci, delle informazioni ovunque e velocemente. Siamo immersi nella filosofia del tutto e subito, oppure niente. Facciamo le cose talmente velocemente ed in multitasking che non ci accorgiamo di una cosa fondamentale….ci vuole tempo per farle bene e non perdere tempo.
Una componente fondamentale sul posto di lavoro è il proprio capo/superiore e il rapporto che riuscite ad instaurare con lui/lei. Quando stiamo valutando un nuovo posto di lavoro, diventa importante per la nostra futura felicità e produttività, in fase di colloquio, capire se il nuovo superiore sia una persona valida o un cattivo manager. Certo, […]
Con la partenza del nuovo anno, le aziende pongono i nuovi obiettivi e target. Su chi puntare per raggiungere questi nuovi e sfidanti traguardi? Sui Top Performer naturalmente, ma identificarli in grandi (a volte anche piccole e medie) realtà non è sempre facilissimo ed è facile scambiarli con chi semplicemente è un arrivista.
Il grande valore di un’azienda è dato dalle persone che la compongono, sono loro che portano innovazione e produzione. Un’azienda deve, non solo saper scegliere le persona di talento, ma anche attrarle spontaneamente e saperle trattenere.